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LA STORIA DI TABORRE E MADDALENA

Una cena in amicizia, tra storie e racconti di un’epoca lontana …


Dopo lo spettacolo “Croce e fisarmonica” sono tornati nella CASA Enrico MESSINA e Mirko LODEDO, per trascorrere una serata in amicizia con tutta la Comunità e per raccontar mangiando. Una sintonia di pensieri ed esperienze, per entrare nella realtà vissuta.
La magia del racconto di don Tonino proposta alla Comunità nella serata del 21 marzo scorso è stata ricreata nella sala del refettorio, dove gli ospiti della Comunità, gli operatori ed i volontari hanno preso parte ad un evento a metà strada tra la fiaba ed il racconto della durezza della vita. 

Il lavoro, che ha tenuto incantati tutti per la vivacità della rappresentazione, tra fisarmonica e racconto a volte drammatico ed a tratti poetico, nasce dall'incontro di un attore e un musicista che, ritrovatisi intorno ad una tavola imbandita con cibi semplici e una bottiglia di "mieru", hanno cominciato a raccontarsi. E le storie sono nate dai suoni piccoli della tavola: il suono delle posate nei piatti, il gorgoglio del vino che cade nel bicchiere, il tintinnio dei bicchieri che s’incontrano nel brindisi ... per diventare musica e parole. 
Perché così nascono le storie: intorno a un tavolo, con i suoni e le parole semplici di chi si ritrova a condividere una cena, un pasto.
E la storia narra di due giovani che la sorte ha destinato a vite diverse, Taborre e Maddalena. 
Fuggono dal loro impossibile amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore che l'uomo ha costruito intorno a un albero di pere. 
Nell'incontro silenzioso dei tre l'uomo offre ai due ragazzi un frutto; poi, piantati i semi raccolti per tutta la sua vita, comincia la narrazione. E racconta loro la storia di un re d'un’epoca lontana che aveva tre figli e un grande giardino con, al centro, un albero di pere ... 
Pieno di saggezza il filo conduttore: “Un mondo senza memoria è come la terra senza frutti, come un fiume senza l’acqua, come il mare senza i pesci, come un uomo senza ombra …”

LA CASA

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