La sofferenza e la
gioia: una Via Crucis di speranza

Un’esperienza piena di emozioni
in un contesto di percorsi fallimentari e cadute terribili, insieme alla
capacità di rialzarsi, riprendere il cammino e risorgere dal male terribile. La
Via Crucis della Comunità CASA, nel percorso del parco della Comunità, ha
sottolineato una tappa significativa nella giornata dei giovani che sono in cura e
nei fedeli che hanno seguito le orme del sentiero. Una testimonianza viva e
vibrante che ha permesso ai giovani di essere protagonisti, anche mentre
esprimevano la loro sofferenza per aver tradito la fiducia e la speranza di
madri e padri, mogli e figli. Una testimonianza toccante, messa in pubblico,
come strumento di redenzione e di solenne promessa di fronte alla collettività.
Ogni stazione è stata occasione di confessione ed impegno per ognuno dei
ragazzi che hanno accettato la sfida di liberarsi dalle pericolose dipendenze e
di riprendere il cammino del riscatto per il reinserimento nella famiglia e
nella società. Tanti i fedeli che hanno accompagnato la “via dolorosa”, in un
pomeriggio a tratto illuminato da un sole debole che faceva capolino tra le
nuvole basse.
Particolarmente apprezzata e
significativa la presenza del vescovo che ha illuminato l’incontro e la
processione. Ha subito dialogato con i ragazzi, entrando in un rapporto di
sincera amicizia e serena conversazione. Ha ricordato il suo primo incontro con
la CASA quando, appena all’apertura della struttura, ha accompagnato un suo
giovane che, in prossimità delle nozze, aveva rivelato di essere schiavo delle
sostanze. Il giovane fu accompagnato alla CASA dove fu preso in cura, con il
risultato di superare completamente la schiavitù della dipendenza. Fu l’evento
che cambiò la sua vita e lo fece ritornare nella sua casa per costituire la famiglia,
insieme alla bambina che nel frattempo era venuta alla luce.
Un segno di speranza e di gioia
che deve essere di stimolo per tutti, come mons. Cornacchia ha augurato ai presenti.
In totale serenità ed amicizia la conclusione dell’incontro, rallegrato dal
dono di un gigantesco uovo di cioccolato portato dal vescovo ai ragazzi,
autentici protagonisti della serata.
Servizio di Ruvesi.it sulla Via Crucis