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TRENT'ANNI DI PRESENZA IN COMUNITA'

L'avvocato Peppino De Zio, testimone ed amministratore della CASA. Il nostro saluto.


Nel ripercorrere le tappe della nascita, crescita e sviluppo della Comunità CASA diverse figure emergono per il segno che hanno lasciato come impronta indelebile della propria personalità. La fede incrollabile del Fondatore, appassionato nella sua missione di essere dalla parte degli umili ed indifesi, con la testardaggine di voler recuperare anche l’ultimo degli abbandonati come scarto della società, sostenuto dalla profonda convinzione che il vangelo contiene messaggi scomodi ma cogenti per l’impegno sociale ed umano anche rivolto al singolo individuo, la capacità di sporcarsi direttamente le mani per la solidarietà verso gli altri e di usare i passi come strumenti di azione per raggiungere l’obbiettivo dell’aiuto a favore di tutti quelli che ne hanno bisogno, sono tratti a tutti noti e documentati in tante occasioni e circostanze. La figura del Fondatore si staglia, nobile e solenne, su qualsiasi vicenda legata alla CASA, con un sorriso che sprigiona amore, sincerità, accoglienza.
Vicino al fondatore tante altre figure hanno contribuito fattivamente a realizzare un disegno ricco di idee, propositi e costruzioni, che dura da più di trent’anni. Fra queste dobbiamo oggi sottolineare la grande dedizione e passione per la causa dei giovani profuse dall’avvocato Peppino De Zio, testimone ed attore diretto delle sfide importanti che la CASA ha dovuto affrontare sin dalla fondazione. Anche questo co-fondatore ormai segue dall’alto insieme a don Tonino le vicende della Comunità. Il segno profondo lasciato con il suo impegno, la costanza e profonda umanità, non vengono meno nella memoria e nella testimonianza della CASA. Con uno stile diverso rispetto a don Tonino, l’avvocato ha affrontato con competenza, umanità e scrupolo i problemi istituzionali, amministrativi, educativi e terapeutici, senza mai esagerare nel mettere in mostra quanto per circa trent’ anni, in maniera continuativa, ha fatto per la vita e la crescita della struttura. 
Rarissimi gli scritti, al di là di quelli tecnico-giuridici, da lui lasciati, ma tantissimi gli spazi che ha dedicato direttamente ai ragazzi amati realmente, come figli propri di cui avvertiva la responsabilità giuridica ed educativa. Con un sorriso paterno e sincero copriva una serie di problemi che quotidianamente affrontava con estremo equilibrio. La sua presenza costante e silenziosa tra le mura della CASA era rassicurante per tutti: soggetti in cura, genitori, operatori, psicologi, soci e Consiglio di Amministrazione. I suoi interventi puntuali e misurati al termine della celebrazione eucaristica domenicale rappresentavano il momento di condivisione degli eventi salienti della Comunità, degli arrivi e delle partenze degli ospiti in cura, delle difficoltà gestionali e delle prospettive di crescita, delle situazioni variabili di strutture e finanze, delle urgenze che si ponevano di fronte. Personalmente impegnato sia sul piano dell’aiuto materiale per le esigenze economiche, ma anche per le scelte di investimenti nelle strutture operative e di recupero tramite il lavoro.
Ora siamo qui a ricordarlo ed esternare  a tutti quanto grande sia stato il suo contributo per l’esistenza e la crescita della CASA e quanto vibrante sia stata la sua dedizione, senza riserve, per rendere sicuro il buon cammino della Comunità. L’Avv. De Zio ci lascia l’impegno a trasformare il ricordo in presenza viva e diretta nella nostra Casa con il richiamo al suo diuturno sostegno, vissuto fino alla fine dei suoi giorni.
Don Tonino e Peppino vegliano dall'alto sulla Comunità per assicurarle ancora sostegno ed aiuto.

LA CASA

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