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TAVOLO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA "INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA"

La CASA ha preso parte al PIANO SOCIALE DI ZONA ed al PIANO DI AZIONE E COESIONE (PAC)
La nostra proposta


Nell’ottica dell’obiettivo tematico, e in riferimento al risultato atteso 1 (Consolidamento delle attività di prevenzione delle dipendenze patologiche), proponiamo che si finanzino attività laboratoriali artistiche che, attraverso il coinvolgimento attivo degli utenti già in carico ai servizi (Ser.T., Comunità terapeutiche residenziali, ecc.), fungano da interventi di prevenzione primaria e secondaria all’interno dei circuiti scolastici (scuola secondaria di 1° grado e di 2° grado), avendo come soggetti target studenti in età adolescenziale.
In particolare, i suddetti laboratori, all’interno dei quali potrebbero operare soggetti ospiti della comunità residenziale C.A.S.A., avranno la doppia funzione di strumento terapeutico ed educativo per i tossicodipendenti stessi ed intervento di prevenzione (primaria e secondaria), divenendo un efficace “mezzo di comunicazione” delle forme di disagio sociale precursori del rischio di abuso/dipendenza da sostanze e di altre forme di dipendenze comportamentali (tabagismo, ludopatie, dipendenza da internet, ecc.). 
Le fasi di attuazione del progetto sarebbero fondamentalmente due: 
- Fase 1: Insegnamento attraverso le attività laboratoriali agli utenti della comunità residenziale. Questa fase, di valenza terapeutico-educativa per i soggetti in trattamento per tossicodipendenza, sarà caratterizzata dall’importante coinvolgimento di associazioni culturali del territorio, che seguiranno direttamente, come enti partner, le fasi di insegnamento delle skills oggetto dei laboratori; 
- Fase 2: Promozione delle attività laboratoriali attraverso un percorso itinerante all’interno di scuole medie e superiori, con la finalità principale di prevenire comportamenti a rischio adolescenziali e forme di disagio, che potrebbero sfociare nella tossicodipendenza e in altre dipendenze, attraverso l’indiretto racconto delle storie di vita di devianza e tossicomania degli utenti della comunità. Questa fase (la più importante dell’intero progetto) potrà essere corredata da interventi paralleli di informazione, sensibilizzazione e sostegno rivolti a genitori e ad insegnanti, in quanto figure adulte di riferimento che potrebbero intercettare i fattori predisponenti al rischio (prevenzione primaria) e le forme di disagio in fase nascente prima che esse divengano un problema conclamato (prevenzione secondaria).
 Delegazione composta dal dott. Luigi Perrone, psicologo e dal prof. Biagio Pellegrini, componente del Consiglio di Amministrazione.
Corato, 28/10/2013


LA CASA

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