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TAVOLO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA "CONTRASTO ALLA POVERTA'/INCLUSIONE SOCIALE"

La proposta della CASA al  tavolo degli incontri tematici

Relativamente ai temi dell’inclusione sociale e del contrasto alla povertà si sottolinea che, dal nostro punto di vista, prioritaria è l’attivazione di interventi che mirino all’autonomia e all’autodeterminazione delle persone. 
In questo senso si evidenzia che, la particolare tipologia di soggetti con problematiche di dipendenza patologica da sostanze si caratterizza per la cronicità e la ciclicità di una problematica che non è solo psicologico-psichiatrica ma anche sociale (e in questo senso lavorativa). La grande difficoltà che tali soggetti incontrano nel momento della “dimissione” dai servizi di cura e trattamento (ser.t., comunità terapeutiche, centri semiresidenziali, ecc.) (ancor più se sottoposti a misure restrittive della libertà personale) è legata innanzitutto alla fatica del rientro nella società per mancanza o carenza di competenze professionali adeguate e congruenti all’offerta lavorativa presente sul territorio.
L’integrazione sociale e il reinserimento socio-lavorativo di queste persone, per poter essere efficaci, dovrebbe quindi costituire una valida alternativa alla “ricaduta sociale” in termini di devianza e/o ritorno all’abuso di sostanze.
In particolare, l’obiettivo tematico B (Costruzione di percorsi personalizzati di integrazione sociale e reinserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati) dovrebbe portare a:
- la realizzazione di interventi di formazione e riqualificazione professionale dei suddetti soggetti svantaggiati, che siano sempre più congruenti con le esigenze presenti sul mercato locale del lavoro;
- un migliore e maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali, dei servizi per l’impiego e la formazione professionale, del mercato del lavoro, delle parti sociali, anche attraverso tavoli di lavoro periodici, che abbiano funzione propositiva oltre che di verifica degli interventi già attuati (sostegno e rafforzamento del lavoro di rete);
- una netta distinzione delle iniziative ergo-terapeutiche e di formazione-lavoro da quelle più propriamente di reinserimento lavorativo e mantenimento del posto di lavoro;
- un incremento del livello di qualità delle fasi di orientamento, bilancio delle competenze e tutoraggio nei progetti di reinserimento lavorativo;
- una ricerca coordinata di finanziamenti per la sostenibilità soprattutto degli interventi di reinserimento lavorativo, che contrasti la tendenza ad attuare interventi episodici ed emergenziali, ed incentivi un atteggiamento lungimirante rispetto a tale progettualità.

Delegazione della CASA composta dal dott. Luigi Perrone, psicologo e prof. Biagio Pellegrini componente del Consiglio di Amministrazione. 
Corato, 22/10/2013





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